Skip to content

Mobilità: il piano regionale e le reazioni

Il 20 giugno la Giunta provinciale altoatesina ha approvato il Piano provinciale per la mobilità sostenibile 2035 (LNPM). Fino al 15 settembre, comuni, associazioni e cittadini potevano presentare obiezioni e suggerimenti alla Giunta provinciale. Nel frattempo sono state presentate dichiarazioni dettagliate, tra gli altri, dalla Federazione Ambientalisti Alto Adige e dall’Heimatpflegeverband Südtirol. Il piano è “un notevole strumento di pianificazione che punta nella giusta direzione. Ma chiaramente non raggiunge l’obiettivo della neutralità climatica”, affermano gli ambientalisti.

Questi si concentrano soprattutto sulla riduzione del traffico pesante sugli assi di transito. In quest’area, dicono, “dobbiamo iniziare con i costi reali, cioè con la tariffazione attraverso i pedaggi e il carburante”. Oggi, un terzo del traffico merci attraverso il Brennero è costituito da traffico deviato da percorsi più costosi”. Il Heimatpflegeverband chiede quindi “il pieno sostegno alle misure del Tirolo e il loro trasferimento alla restante parte dell’EUREGIO. Ad esempio il divieto di circolazione settoriale, il divieto di circolazione notturna, lo sgombero dei blocchi, l’ampliamento della RoLa e la riduzione della velocità massima per le auto a 100 km/h”.

Il piano non basta

È qui che entra in gioco anche la Federazione Ambientalisti Alto Adige. Sebbene il piano si ponga obiettivi ambiziosi, la sua attuazione è carente. La conclusione: “Con lo sviluppo della LNPM, il Paese sta andando nella giusta direzione e sta affrontando una delle più importanti questioni attuali. L’opportunità di partecipazione è importante ed è stata sfruttata volentieri dall’organizzazione ombrello, ma anche da molte altre associazioni ambientaliste. Insieme riusciremo a tracciare la giusta rotta per una mobilità sostenibile. L’attuale bozza della LPNM è un utile inizio. Purtroppo nella sua forma attuale non è assolutamente sufficiente per raggiungere l’obiettivo della mobilità sostenibile. L’organizzazione ombrello chiede che il piano venga rivisto, tenendo conto dei commenti ricevuti. I passi definiti e noti verso la mobilità sostenibile possono e devono essere compiuti in parallelo. Così ad esempio il potenziamento delle ferrovie”.
Con l’elaborazione del Piano dei trasporti, la Provincia di Bolzano adegua la propria pianificazione strategica nei settori della mobilità dei passeggeri, del trasporto merci e della logistica in tutti i settori e a vari livelli alle ultime direttive dell’Unione Europea.

In 450 pagine il piano realizza una pianificazione completa del sistema della mobilità basata sull’integrazione di tutte le modalità di trasporto. Questo per garantirne la sostenibilità ambientale, economica e sociale e rappresenta un piano sovraordinato rispetto agli altri piani e programmi che dovranno garantire in futuro un’adeguata coerenza con la LPNM in relazione agli aspetti di interesse sovracomunale.