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Cambiamento climatico: la reazione delle piante

Non solo gli umani e gli animali: anche il mondo vegetale sta reagendo ai cambiamenti climatici, ormai da molti anni. Per proteggersi dalle conseguenze del riscaldamento globale le piante della regione alpina sono migrate in alto di circa 200 metri. Questo è successo negli ultimi quarant’anni. Come si adattano le piante a queste mutate condizioni di vita? Un team di Eurac Research sta prelevando campioni di piante e studiando le loro reazioni a diverse altitudini. Questa ricerca è stata svolta in collaborazione con le università di Verona e Innsbruck

Nelle quattro camere iperbariche del centro terraXcube per la simulazione di climi estremi all’Eurac di Bolzano, diverse specie vegetali della Val di Mazia, che crescono a circa 1.500 metri sul livello del mare, vengono trasferite artificialmente ad altitudini superiori. Nel processo, fattori importanti come temperatura, umidità e condizioni di luce rimangono invariati. Cambia solo la pressione dell’aria. Il motivo: gli effetti della temperatura più elevata e della radiazione solare più intensa sono noti. Ma il modo in cui il cambiamento della pressione dell’aria influisce sulla crescita delle piante è in gran parte sconosciuto.

Nelle camere climatiche, i ricercatori hanno ricreato diverse condizioni ambientali, tipiche della regione alpina. In una delle camere viene simulata la pressione dell’aria della Val di Mazia, a 1.500 metri sul livello del mare. In un’altra, gli organismi rimangono all’altitudine di Bolzano (200 metri), mentre nella terza camera climatica il team di ricerca porta le piante e gli organismi a 2.500 metri. Questa altitudine non è stata scelta a caso. Secondo i modelli climatici per l’anno 2100, molte piante saliranno da 600 a 1.000 metri di altitudine. Questo accadrà prevedibilmente a causa del riscaldamento globale. Nella quarta camera climatica vengono simulati anche 4.000 metri di altitudine per studiare come le piante in questo habitat estremo reagiscono alla bassa pressione dell’aria.

I microbiologi dell’Università di Innsbruck stanno studiando come l’altitudine influisca sui microrganismi presenti nel suolo del terraXcube di Bolzano. Questi organismi vengono studiati sia indipendentemente che in stretta interazione con le piante vicine. Ad esempio, alcune piante sono coltivate in un terreno sterilizzato senza microrganismi, mentre altre sono coltivate nel terreno della Val di Mazia, con i microrganismi che vi vivono. Il team di ricerca sta anche testando la reazione fisiologica delle colture microbiche pure. In questo modo, i ricercatori vogliono capire quali microrganismi si adattano meglio alle altitudini più elevate e quali organismi sono in grado di ridurre gli effetti negativi dell’altitudine sulle piante.