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Contatore monofase vs. trifase

La differenza principale tra il sistema monofase e trifase è la tensione: mentre il circuito monofase è basato su una sola fase, il circuito trifase è basato su tre cavi con la presenza del neutro. I contatori di 230 V oppure 400 V sono diversi e non possono essere riprogrammati sull’altra fase senza il cambio del contatore.
Per potenze superiori a 6 kW, di solito viene messo a disposizione un contatore trifase. Tuttavia, ci sono alcuni clienti domestici residenziali che hanno una connessione trifase perché usano elettrodomestici o certi macchinari che richiedono una fornitura trifase. Attualmente, la tensione è di 220-230 V per la monofase e 380-400 V per la trifase.

Contatore monofase

Per le utenze con una connessione fino a 6 kW, di solito si installa un contatore monofase, poiché questi sono usati principalmente per elettrodomestici con un basso consumo e per l’illuminazione.
La tensione a cui viene erogata la corrente è quindi 230 V, che è la tensione di funzionamento dei comuni elettrodomestici.
Poiché la corrente monofase è di solito di una tensione inferiore, è preferita nelle case per evitare il rischio di folgorazione. Tuttavia, poiché non genera un campo magnetico, non può far funzionare i motori industriali.

Contatore trifase

Il sistema trifase si basa su tre conduttori – a seconda della configurazione, può essere presente anche il neutro N. Il suo principale campo di applicazione sono gli impianti industriali, in quanto rappresenta un notevole risparmio economico, soprattutto in termini di materiali e cavi, a parità di potenza.